Progetti & iniziative – Angola

Tutti i progetti di Muxima hanno ed avranno come obiettivo quello di aiutare bambini e giovani in condizioni di disagio ad inserirsi nella società civile, attraverso attività a sostegno di strutture educative e famiglie, dello studio e della formazione lavorativa.

Muxima si è attivata attraverso azioni di partenariato anche con altre organizzazioni aventi il medesimo obiettivo e che già operano in territori disagiati o assistono persone in difficoltà, in Italia e all’estero.

I progetti e le iniziative avviati in Angola sono stati indirizzati ad aiutare, in particolare, orfani di guerra e ragazzi di strada.

  • Costruzione di una struttura abitativa temporanea autogestita destinata a ragazzi senza famiglia in uscita dai collegi di Kala Kala e Cabiri : la Casa di Federico ed Anna .
  • Sostegno a strutture che accolgono, nutrono ed educano ragazze provenienti dalla strada, a volte con i loro figli : le Ragazze di Muxima .
  • Sostegno a strutture che accolgono, nutrono ed educano bambini e ragazzi provenienti dalla strada nella fascia della prima infanzia, tentando, quando possibile, un reinserimento familiare.
  • Interventi di sostegno individuali : i Ragazzi di Muxima ; il Progetto Madiba .


La Casa di Federico e Anna

Costruzione di una casa “di passaggio”

Casa di Federico e Anna
progetto costruzione casa
Casa di Federico e Anna
Muxima Onlus Milano aiuti umanitari

Questo progetto è in collaborazione con i Missionari Salesianos Dom Bosco di Luanda (per approfondire la genesi del progetto: progetto originale 2011).

I Salesiani gestiscono varie Case d’accoglienza (Magone, Mama Margarida e Anuarite, la prima che accoglie ragazze a Luanda), dove vengono accolti, sfamati e istruiti i ragazzi di strada, orfani o allontanati dalla famiglia. Per conto del Governo gestiscono anche diversi Centri di Formazione Professionale (CFP), organizzati come collegi, tra cui quelli di Kala Kala e Cabiri (“Cidadela jovens de sucesso”), situati nei dintorni della cittadina di Catete, a 60 km da Luanda.

In questi Centri sono ospitati ragazzi tra i 14 e i 17 anni, provenienti dalla strada o dalle Case che li hanno accolti in tenera età, spesso con un bassissimo livello d’istruzione o analfabeti. In collegio frequentano corsi scolastici di base, oltre ai corsi professionali.  La durata della permanenza è di tre anni.

All’uscita dal collegio i ragazzi che non hanno famiglia devono affrontare il problema della sopravvivenza e per alcuni l’unica possibilità appare quella di tornare a vivere in strada.
Il progetto di Muxima consiste nella costruzione di una casa “di autonomia”, per dare a questi ragazzi la possibilità di imparare a gestirsi in autonomia, sotto la guida dei salesiani e con la supervisione di un assistente sociale, proseguendo la formazione scolastica, mentre cercano un lavoro.

– la “Casa di autonomia” è affidata agli stessi ragazzi ospitati, che hanno tra i 17 ed i 22 anni, e diversi livelli di scolarizzazione e capacità di apprendimento.
– qui i ragazzi possono coltivare, allevare animali, curare la casa o le piante, fare piccole riparazioni o piccoli lavori per i Centri di Formazione da cui provengono, mentre proseguono gli studi, fino a quando troveranno un impiego e per i successivi 6 mesi;
– il finanziamento di queste Case di autonomia proviene da donazioni, anche se un piccolo contributo viene richiesto ai ragazzi stessi nei primi 6 mesi di impiego remunerato, in percentuale sul loro salario;
– il numero di occupanti è variabile (dipende dalle occasioni lavorative che i ragazzi incontreranno e dal momento in cui le incontreranno); è quindi necessario garantire una base finanziaria minima ed una presenza costante, oltre a quella dei ragazzi, sia per ragioni di sorveglianza che di cura della struttura e dell’area esterna;
– i servizi offerti ai ragazzi, oltre alla consulenza dell’assistente sociale, sono: alimentazione e materiale igienico-sanitario di base, integrazione formativa volta anche alla ricerca di un impiego, assistenza in tale ricerca e nell’organizzazione della conduzione familiare autonoma, anche in termini economici.

Nel 2014 l’Amministrazione di Catete ha concesso “per opere di utilità sociale” un ettaro di terreno presso il villaggio di Calumbunze, a un paio di km dalla cittadina di Catete e nell’ambito di un nuovo insediamento di edilizia popolare. Su tale terreno Muxima ha avviato la realizzazione della casa, in autocostruzione, con la collaborazione dei ragazzi provenienti dai Centri di Formazione Professionale di Cabiri e Kala-Kala. Dopo un arresto dei lavori, dovuto alla scomparsa della fondatrice, la casa è stata completata dal punto di vista architettonico nel gennaio 2019.
Nell’ultima fase dei lavori, si è proceduto ad impiantare nell’ampia area esterna numerose essenze arboree ed arbustive sulla base del progetto originario, avendo gli Architetti Federico ed Anna avviato la loro attività in Angola, proprio con progetti di riforestazione in aree compromesse durante la guerra con l’interramento di mine anti-uomo.

Progetto architettonico

assonometria Progetto casa Federico e Anna
Progetto casa Federico e Anna

Tra le linee guida del progetto la principale è stata quella della massima semplificazione formale, in modo da rendere la costruzione alla portata degli artigiani locali, oltre a contenere i costi. L’ edificio è a un piano e nella distribuzione interna si è tenuto conto anche delle indicazioni date dai Salesiani. Comprende una veranda, 4 camere, servizi igienici, una cucina-refettorio con dispensa, una sala multiuso (informatica, biblioteca, tv, riunioni), oltre a un piccolo alloggio separato per personale di supporto ai ragazzi.
Per la struttura è stata scelta la tecnologia dei BTC (blocchi di terra compressi), tecnologia ecologica, relativamente a buon mercato, ma soprattutto dotata di una buona capacità di isolamento termico, cosa fondamentale in una zona in cui per buona parte dell’anno la temperatura supera i 30 gradi. Per lo stesso motivo la soletta è stata dotata di isolamento, mentre la copertura in lamiera (la sola con costi non esorbitanti) protegge dalle piogge ma lascia circolare l’aria, essendo staccata dalla soletta.

I Ragazzi di Muxima

Donatella con ragazzi

Iniziative varie

Capoeira
Muxima Onlus Milano aiuti umanitari

Questa iniziativa è consistita in microinterventi di sostegno individuale a un piccolo numero di giovani, quasi tutti orfani, molti ex ragazzi di strada, tutti personalmente conosciuti dalla fondatrice Anna.
Gli interventi di sostegno sono stati realizzati attraverso il pagamento di tasse scolastiche, di borse di studio, di affitti, l’acquisto di arredi di prima necessità, di materiale scolastico, computer, capi di vestiario, cibo etc.
In particolari casi è stato dato un sussidio mensile temporaneo.

Si sono incoraggiati i ragazzi a intraprendere iniziative, soprattutto in ambito culturale.

Accademia Capoeira Catete
La capoeira è un tipo di lotta acrobatica praticata anticamente dagli schiavi africani deportati in Brasile. È una disciplina in cui si fondono sport, musica e cultura. È considerata molto educativa, in particolare dà ottimi risultati nel caso di ragazzi disadattati in quanto favorisce la socializzazione e il self control. È anche una efficace forma di autodifesa, cosa che qui può tornare utile. Molti ragazzi l’hanno imparata in collegio. Li abbiamo aiutati a fondare questa “scuola” e abbiamo fornito loro gli strumenti musicali necessari e le divise, che consistono in pantaloni e magliette bianche.

Progetto cinema
Nella cittadina di Catete manca qualsiasi forma di intrattenimento culturale. Molti giovani non hanno alcuna immaginazione circa il resto del mondo. Abbiamo proposto ai ragazzi di organizzarsi per poter vedere collettivamente dei film. Per il momento abbiamo fornito loro un televisore e un lettore, oltre a dvd di qualità, difficili da reperire in Angola.

 

Progetto Madiba
Nato su iniziativa di uno dei ragazzi della Casa di Federico ed Anna, Manuel, una volta resosi autonomo, tale progetto prevede la creazione a Catete di un’officina-scuola per offrire ai nostri un primo confronto con il mondo del lavoro, nel campo della produzione di infissi.

Per altre notizie sul Progetto, v. News – Angola e oltre – dicembre 2021.

Le Ragazze di Muxima

Nel 2019, in Angola, i Salesiani ci hanno fatto visitare anche altre strutture da loro gestite e presentato diversi progetti avviati, facendoci conoscere personalmente chi (per lo più giovani educatrici, tutte motivate e preparate) è direttamente coinvolto con dedizione nella cura ed accoglienza dei minori, di cui molti ancora bambini.

Dal 2020 abbiamo quindi iniziato a sostenere occasionalmente, sempre su richiesta dei Salesiani, anche la Casa Anuarite, la prima casa per ragazze di strada da loro gestita a Luanda.

La struttura, inaugurata nel 2019 per ospitare 12 ragazze, è arrivata nel 2022 ad accogliere 20 minori, tra ragazze e bambini, figli delle ragazze stesse, a volte sottratte alla strada già incinte. L’equipe coinvolta nella gestione, nella cura e nell’educazione delle ragazze (che comunque vengono regolarmente iscritte a scuola ed a corsi di artigianato) e dei loro bambini, è costituita da 4 educatrici, 1 coordinatrice ed 1 psicologa.

I costi della struttura sono piuttosto alti, quindi si presenta spesso la necessità di un sostegno in più per i salari del personale impiegato, oltre che per le prime necessità (alimentari e sanitarie).

Per altre notizie, v. News – Angola e oltre – settembre 2020 – Angola.

Progetti & iniziative – Angola

Tutti i progetti di Muxima hanno ed avranno come obiettivo quello di aiutare bambini e giovani in condizioni di disagio ad inserirsi nella società civile, attraverso attività a sostegno di strutture educative e famiglie, dello studio e della formazione lavorativa.

Muxima si è attivata attraverso azioni di partenariato anche con altre organizzazioni aventi il medesimo obiettivo e che già operano in territori disagiati o assistono persone in difficoltà, in Italia e all’estero.

I progetti e le iniziative avviati in Angola sono stati indirizzati ad aiutare, in particolare, orfani di guerra e ragazzi di strada.

  • Costruzione di una struttura abitativa temporanea autogestita destinata a ragazzi senza famiglia in uscita dai collegi di Kala Kala e Cabiri : la Casa di Federico ed Anna .
  • Sostegno a strutture che accolgono, nutrono ed educano ragazze provenienti dalla strada, a volte con i loro figli : le Ragazze di Muxima .
  • Sostegno a strutture che accolgono, nutrono ed educano bambini e ragazzi provenienti dalla strada nella fascia della prima infanzia, tentando, quando possibile, un reinserimento familiare.
  • Interventi di sostegno individuali : i Ragazzi di Muxima ; il Progetto Madiba .

Questo progetto è in collaborazione con i Missionari Salesianos Dom Bosco di Luanda (per approfondire la genesi del progetto: progetto originale 2011).
I Salesiani gestiscono varie Case d’accoglienza (Magone, Mama Margarida e Anuarite, la prima che accoglie ragazze a Luanda), dove vengono accolti, sfamati e istruiti i ragazzi di strada, orfani o allontanati dalla famiglia. Per conto del Governo gestiscono anche diversi Centri di Formazione Professionale (CFP), organizzati come collegi, tra cui quelli di Kala Kala e Cabiri (“Cidadela jovens de sucesso”), situati nei dintorni della cittadina di Catete, a 60 km da Luanda.

In questi Centri sono ospitati ragazzi tra i 14 e i 17 anni, provenienti dalla strada o dalle Case che li hanno accolti in tenera età, spesso con un bassissimo livello d’istruzione o analfabeti. In collegio frequentano corsi scolastici di base, oltre ai corsi professionali.  La durata della permanenza è di tre anni.

All’uscita dal collegio i ragazzi che non hanno famiglia devono affrontare il problema della sopravvivenza e per alcuni l’unica possibilità appare quella di tornare a vivere in strada.
Il progetto di Muxima consiste nella costruzione di una casa “di autonomia”, per dare a questi ragazzi la possibilità di imparare a gestirsi in autonomia, sotto la guida dei salesiani e con la supervisione di un assistente sociale, proseguendo la formazione scolastica, mentre cercano un lavoro.
– la “Casa di autonomia” è affidata agli stessi ragazzi ospitati, che hanno tra i 17 ed i 22 anni, e diversi livelli di scolarizzazione e capacità di apprendimento.
– qui i ragazzi possono coltivare, allevare animali, curare la casa o le piante, fare piccole riparazioni o piccoli lavori per i Centri di Formazione da cui provengono, mentre proseguono gli studi, fino a quando troveranno un impiego e per i successivi 6 mesi;
– il finanziamento di queste Case di autonomia proviene da donazioni, anche se un piccolo contributo viene richiesto ai ragazzi stessi nei primi 6 mesi di impiego remunerato, in percentuale sul loro salario;
– il numero di occupanti è variabile (dipende dalle occasioni lavorative che i ragazzi incontreranno e dal momento in cui le incontreranno); è quindi necessario garantire una base finanziaria minima ed una presenza costante, oltre a quella dei ragazzi, sia per ragioni di sorveglianza che di cura della struttura e dell’area esterna;
– i servizi offerti ai ragazzi, oltre alla consulenza dell’assistente sociale, sono: alimentazione e materiale igienico-sanitario di base, integrazione formativa volta anche alla ricerca di un impiego, assistenza in tale ricerca e nell’organizzazione della conduzione familiare autonoma, anche in termini economici.

Nel 2014 l’Amministrazione di Catete ha concesso “per opere di utilità sociale” un ettaro di terreno presso il villaggio di Calumbunze, a un paio di km dalla cittadina di Catete e nell’ambito di un nuovo insediamento di edilizia popolare. Su tale terreno Muxima ha avviato la realizzazione della casa, in autocostruzione, con la collaborazione dei ragazzi provenienti dai Centri di Formazione Professionale di Cabiri e Kala-Kala. Dopo un arresto dei lavori, dovuto alla scomparsa della fondatrice, la casa è stata completata dal punto di vista architettonico nel gennaio 2019.
Nell’ultima fase dei lavori, si è proceduto ad impiantare nell’ampia area esterna numerose essenze arboree ed arbustive sulla base del progetto originario, avendo gli Architetti Federico ed Anna avviato la loro attività in Angola, proprio con progetti di riforestazione in aree compromesse durante la guerra con l’interramento di mine anti-uomo.

Tra le linee guida del progetto la principale è stata quella della massima semplificazione formale, in modo da rendere la costruzione alla portata degli artigiani locali, oltre a contenere i costi. L’ edificio è a un piano e nella distribuzione interna si è tenuto conto anche delle indicazioni date dai Salesiani. Comprende una veranda, 4 camere, servizi igienici, una cucina-refettorio con dispensa, una sala multiuso (informatica, biblioteca, tv, riunioni), oltre a un piccolo alloggio separato per personale di supporto ai ragazzi.
Per la struttura è stata scelta la tecnologia dei BTC (blocchi di terra compressi), tecnologia ecologica, relativamente a buon mercato, ma soprattutto dotata di una buona capacità di isolamento termico, cosa fondamentale in una zona in cui per buona parte dell’anno la temperatura supera i 30 gradi. Per lo stesso motivo la soletta è stata dotata di isolamento, mentre la copertura in lamiera (la sola con costi non esorbitanti) protegge dalle piogge ma lascia circolare l’aria, essendo staccata dalla soletta.

Questa iniziativa è consistita in microinterventi di sostegno individuale a un piccolo numero di giovani, quasi tutti orfani, molti ex ragazzi di strada, tutti personalmente conosciuti dalla fondatrice Anna.
Gli interventi di sostegno sono stati realizzati attraverso il pagamento di tasse scolastiche, di borse di studio, di affitti, l’acquisto di arredi di prima necessità, di materiale scolastico, computer, capi di vestiario, cibo etc.
In particolari casi è stato dato un sussidio mensile temporaneo.

Si sono incoraggiati i ragazzi a intraprendere iniziative, soprattutto in ambito culturale.

Accademia Capoeira Catete
La capoeira è un tipo di lotta acrobatica praticata anticamente dagli schiavi africani deportati in Brasile. È una disciplina in cui si fondono sport, musica e cultura. È considerata molto educativa, in particolare dà ottimi risultati nel caso di ragazzi disadattati in quanto favorisce la socializzazione e il self control. È anche una efficace forma di autodifesa, cosa che qui può tornare utile.
Molti ragazzi l’hanno imparata in collegio. Li abbiamo aiutati a fondare questa “scuola” e abbiamo fornito loro gli strumenti musicali necessari e le divise, che consistono in pantaloni e magliette bianche.

Progetto cinema
Nella cittadina di Catete manca qualsiasi forma di intrattenimento culturale.
Molti giovani non hanno alcuna immaginazione circa il resto del mondo. Abbiamo proposto ai ragazzi di organizzarsi per poter vedere collettivamente dei film.
Per il momento abbiamo fornito loro un televisore e un lettore, oltre a dvd di qualità, difficili da reperire in Angola.

Progetto Madiba
Nato su iniziativa di uno dei ragazzi della Casa di Federico ed Anna, Manuel, una volta resosi autonomo, tale progetto prevede la creazione a Catete di un’officina-scuola per offrire ai nostri un primo confronto con il mondo del lavoro, nel campo della produzione di infissi.
Per altre notizie su questo Progetto, v. News – Angola e oltre – dicembre 2021.

 

Nel 2019, in Angola, i Salesiani ci hanno fatto visitare anche altre strutture da loro gestite e presentato diversi progetti avviati, facendoci conoscere personalmente chi (per lo più giovani educatrici, tutte motivate e preparate) è direttamente coinvolto con dedizione nella cura ed accoglienza dei minori, di cui molti ancora bambini.

Dal 2020 abbiamo quindi iniziato a sostenere occasionalmente, sempre su richiesta dei Salesiani, anche la Casa Anuarite, la prima casa per ragazze di strada da loro gestita a Luanda.

La struttura, inaugurata nel 2019 per ospitare 12 ragazze, è arrivata nel 2022 ad accogliere 20 minori, tra ragazze e bambini, figli delle ragazze stesse, a volte sottratte alla strada già incinte. L’equipe coinvolta nella gestione, nella cura e nell’educazione delle ragazze (che comunque vengono regolarmente iscritte a scuola ed a corsi di artigianato) e dei loro bambini, è costituita da 4 educatrici, 1 coordinatrice ed 1 psicologa.

I costi della struttura sono piuttosto alti, quindi si presenta spesso la necessità di un sostegno in più per i salari del personale impiegato, oltre che per le prime necessità (alimentari e sanitarie).

Per altre notizie, v. News – Angola e oltre – settembre 2020 – Angola.