settembre 2024 – Catete
A settembre riprendono le scuole e anche per quest’anno la Casa di Federico ed Anna ospita 30 ragazzi tra i 13 ed i 17 anni, che, oltre alla scuola, iniziano o riprendono la formazione professionale (ognuno in base al livello raggiunto).
I laboratori che ospiteranno le lezioni sono finalmente pronti, mentre la Casa degli Educatori verrà inaugurata solo con il nuovo anno.
Padre Emilio ha raggiunto il Vescovo a Lwena e Padre Germain, il nuovo Direttore, ci conferma che, anche per quest’anno, non c’è ancora modo di acquistare un mezzo di trasporto adeguato alle reali esigenze del Centro di Formazione.
Muxima promette di valutare un ulteriore contributo per un mezzo da 13 posti a fine anno, nella speranza di riuscire almeno a sfruttare le economie sui lavori di costruzione, dovute al doloroso perdurare della crisi economica ed alla conseguente svalutazione della moneta locale (nonostante la crisi si ripercuota in parte sulla crescita dei prezzi, in particolare dei materiali provenienti dall’estero, come l’acciaio per le fondazioni).
Anche quest’anno, i primi corsi a partire sono agricoltura e impianti elettrici (oltre ad educazione civica e catechismo). E la cucina esterna, che continua ad essere utilizzata per riunirsi tutti, in molteplici occasioni, in convivio come in preghiera, ha finalmente 40 sedie tutte uguali, per ragazzi, educatori e Padri salesiani, prodotte dalla squadra dell’Officina Madiba, capeggiata da Manuel (può sembrare una sciocchezza, ma per loro è un primo passo importante)!
(NB: Fotografie ricevute da Manuel Tome e Joaquim Elias, insegnanti di impianti elettrici e agricoltura e da Padre Germain, il nuovo Direttore del Centro di Formazione Professionale)
giugno-luglio 2024 – Catete e Luanda
A distanza di quattro anni, a giugno riusciamo finalmente a tornare in Angola, a vedere come avanza il progetto di Padre Martin e del Centro Professionale Mamã Muxima, una volta che lui, diventato Vescovo, è stato trasferito a Lwena.
Arriviamo a conclusione dell’anno scolastico e troviamo i ragazzi impegnati a rotazione negli esami, non riuscendo quindi purtroppo a trovarli tutti contemporaneamente presenti.
Il pollaio gode di ottima salute ed è ormai popolato anche da oche e fagiani.
Il cantiere della Casa degli Educatori ha ripreso ad avanzare, dopo una lunga fase quasi di arresto (da ottobre ad aprile) dovuta alle piogge, iniziate purtroppo nel 2023 con una violenza inattesa con molto anticipo rispetto alle normali previsioni.
I Salesiani insistono a farci visitare anche la Casa Anuarite (la Casa delle Ragazze, che già in passato abbiamo parzialmente sostenuto), dove troviamo piccoli laboratori tenuti da volontari (fotografia, maglieria, ecc.) e scopriamo lo spirito imprenditoriale di alcune ragazze, che hanno iniziato a produrre e vendere collane di notevole manifattura.
Infine, ritroviamo Fratello Maximo, il “nostro” primo Economo, che, dopo un periodo passato nei campi profughi al confine con il Sud Sudan, è rientrato in Angola ed è ora tutto preso dalla Direzione del Centro Professionale Mabuba, che a Luanda ha assunto notevoli dimensioni e capacità tecniche e gestisce sempre più corsi e richieste di iscrizione e collaborazione.
(NB: Fotografie di Francesca Cervati)
aprile 2024 – Progetto Madiba
Manuel e i suoi ne inventano ogni anno una nuova.
E dopo la realizzazione di porte e grate metalliche e l’installazione di impianti elettrici l’Officina Madiba si è messa in testa di provare a realizzare mobili in legno e metallo. E inizia a sognare..
Ma chiedono sempre così poco e da lì partono per investire tante energie, che non possiamo dirgli di no.
E ci ritroviamo nuovamente a dare un piccolo contributo ad una nuova scommessa: riusciranno i nostri ragazzi tra qualche mese a produrre mobili adatti ad arredare anche solo in parte il Centro Professionale Mamã Muxima?
Dentro di noi, sappiamo che faremo il possibile per sostenerli e proporre i loro prodotti ai Salesiani, che in fondo li conoscono bene. Perché per loro sarebbe un’ottima esperienza ed opportunità di crescita!
(NB: Fotografie ricevute da Manuel)
settembre 2023 – Catete – Angola
Dal 30 agosto la Casa di Federico ed Anna ospita 32 ragazzi tra i 13 ed i 17 anni, pronti a riprendere la scuola a Catete e ad iniziare o proseguire la formazione professionale (ognuno in base al livello raggiunto).
Purtroppo, il Paese sta attraversando una nuova grave crisi economica, peggiore di quella del 2021, dovuta alla pandemia. La moneta locale da maggio ad agosto ha perso il 40% del suo valore. E i prezzi al consumo ci risultano aumentati, in media, del 30%. Padre Emilio ci conferma quindi che, pur avendo Muxima ad aprile trovato il modo di contribuire parzialmente, non è ancora possibile per il momento acquistare un mezzo di trasporto più grande e restituire quello ricevuto in prestito dall’ufficio di Luanda (la Visitadoria Salesiana nella Capitale, che dall’anno scorso ne è rimasta priva) e che resta l’unico disponibile, per quanto non adeguato alle reali esigenze del Centro di Formazione.
L’anno scorso, alle prime lezioni di agricoltura, educazione civica e catechismo, si erano affiancati i corsi di cucina, panificazione (e pasticceria) e, successivamente, quelli di musica e impianti elettrici (tenuti dal nostro caro Manuel), per finire con il cantiere-scuola di produzione di mattoni in terra cruda organizzato dalla “nostra” impresa all’inizio dei lavori.
Per quest’anno scolastico, i primi corsi a partire sono stati agricoltura e impianti elettrici, affiancati da educazione civica, catechismo e dai laboratori di elettricità tenuti da Manuel nel fine settimana, visto che durante la settimana lavorativa è già molto impegnato.
Nel mentre, nell’area confinante, acquistata dai Salesiani, si gettano ormai le fondazioni della “nostra” Casa degli Educatori e si prosegue a realizzare le officine per i futuri corsi “tecnici”, in linea con i programmi ministeriali (costruzioni, falegnameria, ferramenta ed impianti), in maniera più spartana, con il contributo di un’impresa indiana.
(NB: Fotografie ricevute ricevute da Padre Emilio, Direttore del Centro di Formazione Professionale, da Manuel e dall’Impresa)
giugno-luglio 2023 – Catete – Angola
Il Progetto della Casa degli Educatori è finalmente definito e i Salesiani, sulla base delle sue caratteristiche, hanno individuato un’impresa in grado di realizzare la costruzione in Blocchi di Terra Cruda stabilizzata, organizzando anche un piccolo cantiere-scuola, come a suo tempo fatto anche da Anna, che non perdeva occasione per formare i ragazzi.
Con la chiusura delle scuole, quindi, dopo gli esami di fine anno, i ragazzi del Centro di Formazione Professionale Mamã Muxima sono stati coinvolti nella nuova attività formativa.
Noi abbiamo finalmente una valutazione e, nonostante la donazione non sia piccola, Muxima decide di mantenere il suo impegno a farsi carico della Casa degli Educatori, con piccola cappella annessa e sistemazione dell’area esterna tra la nuova Casa e la Casa di Federico ed Anna, dove è necessario organizzare bene il sistema di drenaggio, essendo il terreno molto argilloso e le piogge sempre più irregolari e a volte molto intense, spesso dopo lunghi periodi di siccità.
(NB: Fotografie ricevute dall’Impresa)
aprile 2023 – Progetto Madiba
Giunto all’età di 27 anni, il giovane Manuel non ha perso il buon cuore che lo ha sempre contraddistinto e continua a darci grandi soddisfazioni.
Non a caso noto a tutti come “Coração Lindo”, continua a coinvolgere i suoi ex compagni (provenienti dalla Casa di Autonomia Federico e Anna) nell’officina di produzione di infissi metallici avviata grazie a Muxima: dopo Maximiliano e Daniel è la volta di Bernardo.
Manuel, essendosi diplomato anche come elettricista, sta inoltre ampliando le attività della Ditta in questa direzione.
Continua poi, con attività di volontariato, ad essere vicino ai Salesiani ed al Centro di Formazione Professionale Mamã Muxima, dove ha iniziato, nel tempo libero, a fare formazione di base ai ragazzi proprio sugli impianti elettrici.
(NB: Fotografie dei giovani coinvolti nel Progetto Madiba ricevute da Manuel)
gennaio 2023 – Catete – Angola
Il progetto del Centro di Formazione Professionale Mamã Muxima avanza lentamente, date le difficoltà di reperire tutti i fondi necessari da un lato e di trovare ditte e tecnici esperti di lavori in terra cruda dall’altro.
La Casa di Federico ed Anna continua intanto ad ospitare 22 ragazzi, che, oltre a proseguire con la scuola dell’obbligo, hanno iniziato la formazione in agricoltura ed educazione civica, un corso di panificazione, cucina e pasticceria ed un corso di musica.
Le lezioni teoriche si svolgono al momento in quello che era il magazzino dei materiali durante i precedenti lavori; la cucina esterna, sempre molto amata, serve al corso di cucina, a cerimonie ed a riunioni al coperto, anche se la tradizione angolana, ancora rispettata, vuole che ci si riunisca nel cortile esterno, sotto uno degli alberi, che intanto crescono.
Padre Emilio, nel mandarci i saluti riconoscenti di tutti, ci comunica che da settembre i ragazzi dovrebbero essere più di 30 e che quindi servirà loro un mezzo più grande per portarli a scuola (già ora fanno più viaggi avanti e indietro ogni giorno e per fortuna non tutti vanno alla stessa scuola!).
(NB: Fotografie ricevute da Padre Emilio, Direttore del nuovo Centro di Formazione Professionale)
settembre 2022 – Catete – Angola
Ottenuta da Muxima la disponibilità ad offrire un contributo alla costruzione della nuova casa degli educatori, e concordato che verrà realizzata con la stessa tipologia e qualità costruttiva del progetto originale della Casa di Federico ed Anna, Padre Martin ha subito provveduto ad attrezzare la Casa con nuovi arredi ed adattare provvisoriamente la vicina Casa di Padre Urbano per ospitare gli educatori.
Dal primo settembre, quindi, la Casa di Federico ed Anna diviene la base del Centro di Formazione Professionale Mamã Muxima ed ospita 22 ragazzi, pronti a riprendere la scuola a Catete (ognuno in base al livello di formazione raggiunto) e ad iniziare la formazione in agricoltura e floricoltura di cui Anna sarebbe stata fiera (oltre a voler partecipare in prima persona!)
Quanto ai 7 ragazzi che erano rimasti nel percorso di Autonomia (Diogo, Yuri, Balazar, Agostinho, Moises, Walter, Maló) dal mese di agosto sono ospitati tra Catete e Luanda, nelle strutture per l’alloggio provvisorio e l’allontanamento dalla strada dei giovani finanziate dal Governo a partire dalla pandemia e tuttora attive. Assieme a Marcos, l’educatore che li seguiva, ci hanno fatto una videochiamata per salutarci prima di lasciare la Casa e inviato una lettera di ringraziamento.
(NB: Fotografie ricevute da Padre Emilio, Direttore del nuovo Centro di Formazione Professionale)
agosto 2022 – Progetto Madiba
Il giovane “Coração Lindo” (= Cuore Buono) continua a crescere ed è a tutti gli effetti divenuto il giovane imprenditore Manuel Pedro da Costa.
Ha coinvolto nell’officina avviata a Catete grazie a Muxima due dei suoi precedenti compagni di percorso verso l’autonomia nella Casa di Federico ed Anna: Daniel e Maximiliano.
Hanno iniziato con qualche incarico per la realizzazione di infissi metallici e, nell’augurarci buon ferragosto, ci hanno mandato le foto della loro piccola squadra, al lavoro per installare delle imposte metalliche, delle inferriate e una copertura in lamiera presso clienti privati.
(NB: Fotografie ricevute da Manuel – agosto 2022)
giugno 2022 – Catete – Angola
Padre Martin ci annuncia di avere grandi progetti per noi.
Ad un anno dal passaggio in gestione dal Governo ai Salesiani del Centro di Formazione Professionale di Kalakala, infatti, la situazione si è rivelata purtroppo insostenibile per il proseguimento da parte della rete Salesiani Don Bosco in Angola (SDBA).
Padre Martin ha imputato la situazione a due motivi: l’ulteriore riduzione dei sussidi economici necessari a mantenere una struttura tanto grande (i Salesiani hanno dovuto stanziare fondi aggiuntivi per cibo, manutenzione e materiale didattico) e un cambiamento di legislazione che non ha permesso loro di gestire liberamente il centro dal punto di vista pedagogico e amministrativo.
I Salesiani hanno quindi deciso loro malgrado di abbandonare Kalakala, una volta concluso l’anno scolastico a fine giugno.
Padre Martin propone dunque a Muxima una conversione del ruolo della Casa di Federico ed Anna e del terreno circostante, per un ampliamento del progetto che ipotizza, in tre anni, la creazione di un nuovo Centro di Formazione Professionale a Catete (per quanto di dimensioni ridotte rispetto a quello governativo), che offra sempre corsi triennali, iniziando, il primo anno, con la formazione in agricoltura e floricoltura.
L’intenzione di Padre Martin sarebbe, già da settembre, di far insediare nella Casa di Federico ed Anna 20-24 studenti al massimo per la prima annualità del nuovo Centro di Formazione Professionale (raddoppiando i posti letto attualmente disponibili), mettendo per ora 7 educatori nella Casa di Padre Urbano, già esistente e decisamente più piccola, sempre a Catete. Successivamente, con l’aiuto di Muxima, vorrebbe costruire vicino a quella di Federico ed Anna la nuova casa dove alloggiare gli educatori; potrebbe comprare il terreno immediatamente retrostante, e, per il primo anno, farlo coltivare dagli studenti, avviando corsi di agricoltura e floricoltura. Nel tempo, vorrebbe raggiungere almeno 60 studenti (20 ad annualità), comprando un’ulteriore area confinante, attivando altri corsi (costruzioni, falegnameria, ferramenta ed impianti) e realizzando altri spazi per i ragazzi, i laboratori e tutti i servizi del caso.
Padre Martin sa il fatto suo: considerato che la presenza del Centro di Formazione Professionale potenzierebbe il sostegno da parte di Muxima alla formazione in Angola, iniziato con tanta dedizione da Anna (la nostra Fondatrice), particolarmente appassionata, tra l’altro, proprio di piante e botanica, non possiamo che aderire alla sua proposta, in attesa di richieste concrete.
aprile-maggio 2022 – Ucraina
Poco dopo l’inizio della guerra in Ucraina, Muxima è stata contattata dell’equipe di un piccolo ambulatorio medico ed ha ritenuto decisamente necessario contribuire a dare un aiuto ad una popolazione così profondamente provata in questo frangente.
Indagate le necessità si è scelto di inviare un elettrocardiografo portatile e una dotazione di farmaci di base, come da indicazioni ricevute dal personale dell’ambulatorio.
A metà maggio è giunta la conferma dell’avvenuta ricezione senza imprevisti, unitamente ai sentiti ringraziamenti della Dottoressa che dirige l’ambulatorio, con queste parole: “Voglio sinceramente ringraziarvi per l’aiuto ai nostri pazienti, tempestivo e necessario, per il tempo e l’impegno spesi. Avete dimostrato il vostro sostegno non solo con le parole ma anche con i fatti”.
(NB: Fotografia ricevuta dall’ambulatorio di Tarasivtsi, a conferma della ricezione)
aprile 2022 – Luanda – Casa Anuarite
Dall’Angola Padre Martin ci ha chiesto nuovamente un sostegno per la Casa Anuarite (la “casa delle ragazze”). Nel corso della definizione delle voci che potranno essere coperte dai finanziamenti da parte del Governo tedesco, infatti, è emerso che cibo e salari di educatrici e guardiani non saranno coperti.
Conosciamo l’importanza delle attività svolte da questa realtà, che sottrae alla strada giovani ragazze, a volte ragazze-madri con i loro bambini, e fornisce loro un’istruzione, aprendogli la possibilità di rendersi autonome, per averne direttamente conosciuto sia il progetto che le educatrici. Muxima ha quindi deciso di accogliere la richiesta e dare il proprio contributo a sostenere la Casa per 6 mesi.
(NB: Informazioni per chi volesse contribuire a sostenere questa struttura disponibili alla pagina AIUTACI – le “Ragazze di Muxima”)
dicembre 2021- nasce il Progetto Madiba
Formazione e avviamento al mercato del lavoro di giovani che abitano la Casa di Federico ed Anna.
Il Consiglio d’amministrazione di Muxima ha deciso di prestare orecchio e sostegno ad una richiesta proveniente dal giovane Manuel Pedro da Costa (detto dagli amici “Coração Lindo” = Cuore Buono).
Il giovane, responsabile e dotato di ottime capacità di apprendimento e di trasmissione agli altri delle nozioni acquisite (ha ricoperto occasionalmente anche il ruolo di formatore per i Salesiani), è uscito a maggio dalla Casa di Federico ed Anna. Ci ha scritto più volte ringraziando tutti con queste parole: Sono molto grato dell’opportunità che un giorno voi avete scelto di dare a noi giovani, per offrirci nuove speranze e permetterci di immaginare un futuro migliore. Oggi sono un ragazzo istruito ed ho un lavoro che mi dà dignità, grazie a voi ed ai Salesiani di Don Bosco.
Da agosto 2021, non ricevendo con regolarità lo stipendio, Manuel ha iniziato a sognare di mettere su una sua attività, proseguendo il suo percorso verso l’autonomia come giovane imprenditore e formatore. Ha quindi chiesto aiuto ai Salesiani, per i quali continua a svolgere attività volontaria, per elaborare il “Progetto Madiba“, così intitolato in omaggio a Nelson Mandela, di cui ha conosciuto la storia grazie ad uno dei VHS comprati da Anna (la Fondatrice) e donati alla Casa.
Il progetto prevede la creazione di un’officina di produzione di infissi, con il coinvolgimento di suoi ex “compagni di viaggio” o altri giovani provenienti dalla Casa di Federico ed Anna, per offrire loro un approfondimento della formazione di base e la possibilità di iniziare a confrontarsi con il mercato del lavoro.
Ha intenzione di mantenere la collaborazione con i Salesiani, cosa che gli permetterà di organizzare le attività di formazione nell’officina.
luglio 2021 – Angola
È pronto lo Studio di fattibilità finanziato da Muxima sulle iniziative della Rete Salesiana Don Bosco a sostegno dei ragazzi di strada in Angola.
Tale studio, a partire da un’analisi del contesto e dell’attuale organizzazione della rete, evidenziando criticità e punti di forza, costituisce la base per un potenziamento delle attività della rete salesiana in Angola, sostenuto dal Governo tedesco.
(NB: Schema tratto dal 2° capitolo del Report)
giugno 2021 – Angola
In Angola, finita la stagione delle piogge, il nuovo pollaio è stato finalmente popolato, con 20 galline e 2 galli.
Prima di poter far scorrazzare le galline, i ragazzi che abitano la casa hanno provveduto a tagliare l’erba, che nella stagione delle piogge, sempre più abbondanti, spesso si fatica a controllare, dopo aver accuratamente verificato che non vi si fossero nascosti pericolosi cobra.
Hanno poi steso nell’aia della sabbia argillosa, per bloccare la crescita di altra vegetazione infestante ed il 21 giugno le galline sono state finalmente lasciate libere di uscire nell’aia.
aprile-maggio 2021 – Angola
Nel corso del mese di aprile, Padre Martin ci ha fatto sapere che il Governo angolano ha purtroppo drasticamente ridotto i fondi per l’accompagnamento dei Centri di Formazione Professionale, ma ha pregato i Salesiani di trovare il modo di rimanere a gestire il Centro di Kala-Kala.. (so che sembra assurdo, ci ha scritto).
Ha riferito inoltre che Kala-Kala è da qualche tempo la base di un gruppo di Salesiani da lui mandati lì anche per accompagnare più da vicino la Casa di Federico ed Anna, data la sua prossimità.
L’Equipe Salesiana, attivatasi nella ricerca di fondi, ha individuato la possibilità di far finanziare un potenziamento della rete salesiana in Angola da parte del Governo tedesco. Ma, per finanziare le attività, è stata richiesta la realizzazione di uno Studio di fattibilità sulle iniziative salesiane a sostegno dei ragazzi di strada in Angola.
Padre Martin ha quindi scritto a Muxima una mail preoccupata, chiedendoci di sostenere questo Studio, fondamentale per proseguire le loro attività di formazione a Kala-Kala e, più in generale, in Angola.
Ha precisato che le Equipe salesiane (in Angola e in Germania) hanno indetto una procedura di selezione, che ha raccolto e valutato 5 proposte, individuando un gruppo di lavoro misto Portoghese-Angolano, che si è dimostrato adeguatamente esperto e qualificato a realizzare tale Studio.
Il Consiglio Direttivo di Muxima, valutata la richiesta e la documentazione fornita, ha deliberato di finanziare tale Studio, che è stato avviato.
Di conseguenza, i Salesiani hanno potuto sottoscrivere a fine maggio un accordo con il Governo Angolano, per la presa in carico delle attività del Centro di Formazione di Kala-Kala.
gennaio 2021 – Angola
In Angola, le scuole sono ricominciate a gennaio (un mese prima dell’abituale fine della pausa estiva), per recuperare il tempo perso durante la pandemia e completare i programmi scolastici dell’anno precedente.
Sono stati completati i lavori del pollaio e la recinzione di un’aia esterna, per evitare che le galline distruggano l’orto o i cani dei sorveglianti aggrediscano le galline. Inoltre, per permettere l’irrigazione dell’orto e delle piante scelte dalla Fondatrice è stato realizzato un serbatoio di raccolta dell’acqua piovana ed installata un’elettropompa.
Quest’anno, poi, sono arrivati 3 nuovi ragazzi a sostituire quelli che, con la riapertura dei collegi o avendo trovato un impiego stabile, hanno lasciato il progetto. Per ora, conosciamo solo i loro nomi (Walter, Maló e Emiliano) ed attendiamo dai Salesiani maggiori informazioni, non potendo purtroppo andare a conoscerli personalmente.
settembre 2020 – Angola
Muxima invia il suo sostegno alla Casa Anuarite di Luanda (o “Casa delle Ragazze”), inaugurata da quasi un anno e mezzo.
Qui i Salesiani accolgono ragazze sottratte alla strada, seguite da una psicologa e da una squadra di educatrici, coordinate da Gira, capace e motivata, che abbiamo conosciuto di persona nel 2019, quando ci è stato illustrato il Progetto. Pensata e arredata per 12, questa casa ha già accolto 17 ragazze, con 3 neonati al seguito, mentre altre 5 ragazze con 5 neonati sono state sistemate in affitto o in famiglie private, con il supporto dei Salesiani e di un altro Educatore.
Prima di tutto sono stati quindi acquistati i nuovi letti necessari.
settembre 2020 – Haiti
In sinergia con la Fondazione Francesca Rava – NPH Italia, Muxima ha scelto di inviare un piccolo sostegno anche all’Ospedale Pediatrico Saint Damien per l’acquisto di 5 monitor cardiaci, in occasione dell’ampliamento del reparto di pediatria intensiva. L’Ospedale, costruito nel 2006 su progetto di un ingegnere italiano con fondi raccolti da Fondazione Francesca Rava, nel 2010 è stato il centro dei soccorsi internazionali, dopo il terremoto che ha causato oltre 350.000 vittime. È l’unico ospedale pediatrico gratuito del Paese e, gestito da uno staff di 400 medici e infermieri haitiani, cura ogni anno oltre 80.000 bambini, su una popolazione di oltre 3,5 milioni di bambini in età pediatrica.
luglio 2020 – Angola – Marcos
Nella Casa di Federico ed Anna cambia il l’assistente sociale.
Marcos, il nuovo educatore, ha già grande esperienza.
Ha 38 anni e lavora con i Salesiani dal 2006, mentre da 9 anni segue ragazzi come i nostri, in Casa di Autonomia, prima a Luanda (Casa São Vicente) e da luglio 2020 a Catete, nella Casa di Federico e Anna, dove già si è fermato a dormire qualche volta.
Ha avuto modo in passato di conoscere i Ragazzi inseriti nella Casa e le loro storie e si è dedicato da subito a riprenderne le fila.
Finalmente, dal mese di ottobre (quando, con la riapertura delle scuole, verrà definitivamente sostituito nel precedente incarico) si potrà fermare con i nostri Ragazzi più spesso.
marzo-giugno 2020 in Angola e nella Casa di Federico e Anna a Catete
In Angola, dopo i primi contagi di Covid-19, registrati il 20 marzo, sono stati subito chiusi scuole e centri di formazione e poi tutte le altre attività. I contagi, pur sempre in aumento, sembrano procedere molto lentamente (circa 30 persone a fine aprile, circa 60 intorno al 20 maggio, 142 il 15 giugno) ed essere limitati alla Capitale, che rimane isolata dal resto del Paese (per approfondire la diffusione mondiale del contagio: https://www.corriere.it/speciale/esteri/2020/mappa-coronavirus/ ).
Con i ragazzi tutti in salute e nella Casa di Federico ed Anna, in una zona abbastanza isolata, a 60 km dalla Capitale, e gli ultimi lavori sospesi, oltre a concordare con i Salesiani l’acquisto di saponi e prodotti igienizzanti, abbiamo provveduto a dotarli di un paio di computer, da usare a turno (solo Bino e Coração Lindo e, tra i nuovi arrivati, Maximiliano e Daniel studiano anche informatica, ma loro, che sono tra i più diligenti, potrebbero approfittare di questo periodo per insegnare qualcosa anche agli altri).
Abbiamo poi suggerito che Francisco (l’Assistente sociale) comprasse nuove sementi e i ragazzi si dedicassero all’orto, in questo periodo, dato, tra l’altro, che la pesante crisi economica iniziata nel Paese già nell’ottobre scorso ha fatto impennare i prezzi dei generi alimentari (e la recente limitazione delle importazioni dovuta alla pandemia non ha migliorato la situazione). Infine, abbiamo chiesto a Consolação Samuel, l’ingegnere che finora ha seguito i lavori, di prevedere, appena possibile, anche la realizzazione di un pollaio, nell’ampia area esterna.
Adilson Balazar ha 18 anni, scarse capacità di apprendimento (in alcuni casi può essere dovuta alla malnutrizione originaria), ma un carattere mite e talento nelle arti plastiche e nel basket.
Non si fa illusioni e pensa ad un lavoro manuale, che possa permettergli di mantenersi in modo autonomo.
Ha iniziato ora la 4° Classe, ma i Salesiani l’hanno iscritto anche ad un corso di taglio e cucito, mentre cerca di terminare le scuole dell’obbligo.
Yuri ha 19 anni, è con i Salesiani da quando ne aveva 6, ma ha iniziato ora la 5° Classe, dati i limiti nell’apprendimento scolastico.
Anche lui dimostra talento nelle arti plastiche e molto senso pratico: nel futuro, si immagina autista di camion.
I Salesiani l’hanno iscritto comunque anche ad un corso di taglio e cucito.
Bernúario, detto Bino, ha 18 anni e soffre di anemia falciforme, il che lo fa sembrare più giovane.
Necessita di controlli periodici, ma ha un carattere determinato e carismatico. Bravo negli studi e portato per l’insegnamento, frequenta l’8° classe e l’anno passato faceva anche un corso d’informatica. Appassionato di cucina, ha ottenuto per il 2020 una borsa di studio per un corso privato per cuochi, effettuato da un’importante azienda locale di servizi.
Mauro ha 21 anni, ottime capacità di apprendimento e grande maturità. E’ lui a farsi carico più di ogni altro dell’organizzazione quotidiana per tutti dei turni di pulizia e cura della casa. Ha iniziato la 10° classe nel turno serale e sogna di diventare ingegnere informatico, ma conserva il senso pratico.
Avendo concluso anche un corso come meccanico, nel 2020 aveva iniziato un periodo di prova in un’officina di Catete. A seguito della chiusura dell’attività per il Covid-19, ha trovato lavoro presso una delle varie strutture d’emergenza realizzate con il sostegno del Governo a Luanda.
Diogo ha 22 anni e buone capacità di apprendimento. E’ con i salesiani da quando aveva 12 anni ed ha iniziato la 7° classe nel turno serale.
Nel futuro, vorrebbe aver un buon impiego e farsi una famiglia, ed, in particolare, gli piacerebbe insegnare.
I Salesiani l’hanno iscritto comunque anche ad un corso di taglio e cucito, eventualmente anche per dargli modo di trovare i mezzi per proseguire gli studi.
Manuel Pedro, detto “Coração Lindo” (Cuore Buono), ha 23 anni e ama la natura e gli animali. Orfano, fuggito in strada a causa delle gravi percosse della zia, é con i salesiani da quando aveva 12 anni. Dotato di ottime capacità di apprendimento, ha iniziato l’11° Classe in Scienze e Biologia e vorrebbe studiare agronomia ed allevamento, pur sapendo che dovrà mantenersi agli studi.
Avendo concluso anche un corso come meccanico, nel 2020 aveva iniziato un periodo di prova in un’officina di Catete. A seguito della chiusura dell’attività per il Covid-19, ha iniziato a lavorare presso una fabbrica di prodotti igienizzanti.
Daniel ha 19 anni; ha lasciato la famiglia d’origine quando ne aveva 5; dopo 3-4 anni in strada, a 13 anni, è tornato con i Salesiani che già l’avevano accolto una prima volta tra i 5 e i 9 anni; ha studiato presso il CFP di Cabiri (agricoltura e allevamento, lavorazione del ferro, carpenteria, elettricità e informatica), e nel 2020, entrato nella Casa di Federico e Anna per limiti d’età, ha iniziato l’8° Classe.
È un lavoratore tenace e un po’ testardo. È portato per lo sport e nel futuro, si immagina agricoltore o commerciante (magari con una propria attività).
Bernardo ha 17 anni; ha lasciato la famiglia d’origine, dove padre e matrigna litigavano violentemente, quando ne aveva 9 (portato in orfanotrofio dalla polizia); a 13 anni è stato inserito nel CFP di Kala-Kala (dove ha studiato lavorazione del ferro, falegnameria, carpenteria, agricoltura e costruzioni civili) e nel 2020, terminata la formazione professionale ed entrato nella Casa di Federico e Anna, ha iniziato la 7° Classe.
È intelligente e sognatore, ma un po’ pigro e testardo. È portato per lo sport, ma nel futuro si immagina falegname.
Anastácio ha 17 anni; ha lasciato la famiglia d’origine, dove padre e madre litigavano violentemente, quando ne aveva 11 e 2 anni dopo è stato accolto dai Salesiani; a 16 anni è stato inserito nel CFP di Kala-Kala (dove ha iniziato a studiare agricoltura, ma da cui è stato espulso per uso di droghe leggere) e nel 2020, recuperato dai Salesiani ed inserito nella Casa di Federico e Anna, ha iniziato la 7° Classe. Quando vuole sa impegnarsi ed è un motivatore, ma è piuttosto testardo.
È portato per la sartoria, ma sogna di entrare nell’esercito. In futuro, vorrebbe poter rientrare nella famiglia d’origine.
Jorge ha 18 anni; ha lasciato la famiglia d’origine, dove madre e patrigno litigavano violentemente, quando ne aveva 13 (la madre stessa ha chiesto aiuto ai Salesiani); a 15 anni è stato inserito nel CFP di Kala-Kala (dove ha studiato impianti elettrici, agricoltura e falegnameria) e nel 2020, terminata la formazione professionale ed essendo venuta meno anche la madre, è entrato nella Casa di Federico e Anna ed ha iniziato la 7° Classe.
È lavoratore, puntuale, sincero ed ama studiare. È portato per lo sport ed il canto, ma sogna di fare l’avvocato: nel futuro, vorrebbe guadagnare abbastanza da aiutare fratelli e sorelle.
Maximiliano ha 17 anni; orfano di madre, è fuggito dalla famiglia d’origine quando ne aveva 8, accusato dal padre e dalla zia di stregoneria, per la morte della sorellina di 4 anni (che poi è risultata essere rimasta fulminata); portato dalla polizia in orfanotrofio, a 14 anni è stato inserito nel CFP di Kala-Kala (dove ha studiato falegnameria, carpenteria, agricoltura e costruzioni civili).
Capace e volenteroso, terminata la formazione professionale, è stato iscritto alla 8° Classe nel CFP di Cabiri, che però dal 2020 non accetta nuovi ospiti per la notte, quindi è stato inserito nella Casa di Federico e Anna. Ama studiare ed è portato per l’insegnamento, per lo sport e il disegno; sogna di fare il medico: nel futuro, comunque vorrebbe una sua famiglia e si accontenterebbe di essere un bravo artigiano.
Francisco, il primo educatore, veniva anche lui dalla strada.
A quasi 30 anni era particolarmente legato ai Salesiani ed a Muxima. La sua strada, infatti, si era incrociata con quella di Anna quando, in uscita dall’orfanotrofio a dal Centro di Formazione Professionale di Kala-Kala, desiderava proseguire gli studi come assistente sociale e dedicarsi a sua volta ai ragazzi di strada.
E’ stato uno dei primi “Ragazzi di Muxima”: sostenuto negli studi, assieme ad altri ragazzi provenienti dai C.F.P. di Kala-Kala e Cabiri, ed aiutato a diventare educatore.
giugno 2019 – Durante l’ultimo soggiorno in Angola abbiamo visto che la Casa di Federico e Anna è terminata, anche se necessita di alcune rifiniture e di una sistemazione per i guardiani.
In parte dell’ampia area esterna alla casa sono già state collocate le essenze arboree ed arbustive previste ed i ragazzi stanno piantando l’orto, che impareranno a curare.
Naturalmente l’area adibita a giardino necessita di manutenzione costante e pertanto abbiamo incaricato anche i guardiani di occuparsene.
Dati i costi della realizzazione su terreno argilloso, abbiamo dovuto rinunciare al campetto di pallone, ma abbiamo potuto far realizzare a basso costo due biliardini da tenere sotto il portico, per animare il fine settimana.
Sono arrivati i letti, i tavoli e le sedie costruiti dai ragazzi del Centro di Formazione Professionale di Dondo.
Abbiamo incontrato i primi 6 ragazzi di cui ci parlavano da tempo i Salesiani: l’Assistente Sociale che coordinerà la casa, un ex ragazzo di strada e “ragazzo di Muxima” (formatosi grazie ad Anna, la fondatrice, e da noi già conosciuto nel 2018), ha organizzato un pranzo tutti insieme presso la cucina esterna della casa. E’ stata una importante e bella esperienza, che ci ha permesso di incominciare a conoscere alcuni dei ragazzi ed ascoltare le loro idee e i loro progetti per il futuro.
Considerato infine che, a metà 2019, la Casa di Federico ed Anna non è ancora al completo, abbiamo accettato di valutare con i Salesiani come ricollocare eventuali risparmi di budget, prendendo in considerazione di dare un sostegno, tra i vari progetti esaminati, alla Casa Magone, dove l’educatrice Adriana, anche lei conosciuta personalmente, accoglie con impegno e dedizione un gran numero di bambini sotto i 10 anni.
una bimba e un aiuto in più
I Salesiani ci hanno chiesto se possiamo aiutarli a sostenere per un periodo anche la Casa Anuarite, la prima casa per ragazze di strada da loro gestita a Luanda, grazie alla collaborazione di 1 Coordinatrice, Gira, che abbiamo conosciuto personalmente, di 4 Educatrici e della Psicologa, che si sposta tra le varie Case di accoglienza.
Dal 2019, la Casa Anuarite ospita 12 ragazze, di cui 3 sottratte alla strada già incinte in stadio avanzato.
Il 12 febbraio 2020 è nata lì ancora una bimba e la Casa da maggio 2020 rimarrebbe sprovvista di fondi. Ad oggi, non abbiamo potuto fare di più che proporci di assicurarne la gestione per un anno.
2017 – 2019 – Angola
Dopo la dolorosa scomparsa di Anna (la fondatrice) e la conseguente sospensione dei lavori di costruzione della “Casa di autonomia” di Catete, avviati sulla base del suo progetto ed in parte attraverso la “formazione edile” da Lei condotta in loco, Muxima ha preso contatto con i Salesiani ed è riuscita ad individuare un ingegnere angolano, l’ing. Samuel, disponibile a seguire direttamente il cantiere.
La collaborazione con i Salesiani, ripresa tramite l’invio annuale di personale volontario dal marzo 2017, ci ha permesso di conoscere meglio, oltre ai Centri di Formazione Professionale, da cui provengono i ragazzi candidati ad essere ospitati nella “Casa di autonomia”, anche le altre Case d’accoglienza, destinate a bambini/ragazzi di diverse fasce d’età (Casa Magone, per bambini fino a 10 anni, Casa Mama Margarida, che accoglie ragazzi dagli 11 ai 13 anni e, da ultimo, la Casa Anuarite, la prima che accoglie ragazze a Luanda).
In queste Case vengono accolti, sfamati e istruiti bambini e ragazzi provenienti dalla strada, orfani o allontanati per diversi motivi dalle famiglie d’origine.
Nella speranza di poter fornire qualche aiuto in più, abbiamo verificato con i Salesiani la strutturazione dei progetti, i meccanismi adottati per il ritrovamento delle famiglie originarie e l’eventuale reinserimento in famiglia dei minori e conosciuto Adriana, Engraça e Gira, le assistenti sociali che gestiscono le varie Case.
dal 2017 – Alfabetizzazione in Nepal
In Nepal, da alcuni anni, Muxima fornisce sostegno, tramite la Open Help Nepal, ad una scuola che raccoglie i ragazzi dei villaggi circostanti, sprovvisti di fondi per l’insegnamento.