Gennaio 2021 – Italia.
A seguito della costituzione di un gruppo di lavoro interessato a mettere il proprio impegno nella prevenzione del disagio infantile nella città di Milano, Muxima ha preso contatto ed avviato un confronto con l’Associazione Culturale Villa Pallavicini (capofila di un Progetto finanziato dalla Fondazione Cariplo ed inserito nella rete QuBì del Municipio 2 di Milano, via Padova).
Di conseguenza, ha deciso di collaborare con tale rete, proponendo ed avviando un progetto di supporto alle famiglie con bambini nella fascia d’età tra 0 e 10 anni.
L’attività, incentrata sul benessere dei bambini ed il sostegno alle relazioni familiari, in un’ottica di prevenzione del disagio, offre: colloqui, incontri di gruppo con bambini o mamma-bambino, supporto psico-educativo ed aiuto alle mamme nell’individuazione delle problematiche.
Gennaio 2021 – Angola.
In Angola, le scuole sono ricominciate a gennaio (un mese prima dell’abituale fine della pausa estiva), per recuperare il tempo perso durante la pandemia e completare i programmi scolastici dell’anno precedente.
Sono stati completati i lavori del pollaio e la recinzione di un’aia esterna, per evitare che le galline distruggano l’orto o i cani dei sorveglianti aggrediscano le galline. Inoltre, per permettere l’irrigazione dell’orto e delle piante scelte dalla Fondatrice è stato realizzato un serbatoio di raccolta dell’acqua piovana ed installata un’elettropompa.
Quest’anno, poi, sono arrivati 3 nuovi ragazzi a sostituire quelli che, con la riapertura dei collegi o avendo trovato un impiego stabile, hanno lasciato il progetto. Per ora, conosciamo solo i loro nomi (Walter, Maló e Emiliano) ed attendiamo dai Salesiani maggiori informazioni, non potendo purtroppo andare a conoscerli personalmente.
Dicembre 2020 – Italia.
Siamo venute in contatto con operatori dell’Organizzazione di Volontariato La Speranza Onlus di Corsico, che riferiscono delle grandi difficoltà incontrate nel reperire aiuti per il creare i pacchi alimentari per il Natale 2020, dato il notevole aumento del numero di famiglie bisognose riscontrato purtroppo nel corso dell’anno.
Il Direttivo ha quindi deciso di offrire un contributo alla loro iniziativa.
Novembre 2020 – Italia.
Nell’hinterland Milanese, dove è forte la presenza di famiglie di immigrati, in collaborazione con la Onlus “LE PAROLE FANNO COSE” – PSIBA (Istituto di Psicoterapia del bambino e dell’adolescente), Muxima ha scelto di sostenere il progetto “Insieme per i bambini”, rivolto a nidi e scuole dell’infanzia e diretto ad agevolare educatori e genitori nel difficile compito di individuazione e incontro dei bisogni evolutivi ed affettivi dei bambini con età compresa tra i 3-4 mesi e i 5 anni, in un momento in cui vissuti emotivi e fragilità sono accentuati dalla situazione di incertezza ed elevato senso del rischio causata dalla pandemia di Covid-19 in corso, dalle conseguenti regole comportamentali adottate e dal relativo vissuto.
30 Ottobre 2020 – Italia.
In occasione del 4° anniversario del terremoto che ha colpito duramente il Centro Italia, dopo diversi mesi di interruzione dei lavori a causa dell’emergenza Covid, la Fondazione Francesca Rava ed il Comune di Pieve Torina, alla presenza del Presidente della Regione Marche, hanno aperto il cantiere dell’elevato della palestra e centro civico per i bambini e la comunità di Pieve Torina (MC), oggetto dell’effettivo finanziamento che vede Muxima tra i principali donatori.
(NB: Planimetria di Progetto gentilmente fornita dalla Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia)
Settembre 2020 – Angola – Muxima invia il suo sostegno alla Casa Anuarite di Luanda (o “Casa delle Ragazze”), inaugurata da quasi un anno e mezzo.
Qui i Salesiani accolgono ragazze sottratte alla strada, seguite da una psicologa e da una squadra di educatrici, coordinate da Gira, capace e motivata, che abbiamo conosciuto di persona nel 2019, quando ci è stato illustrato il Progetto.
Pensata e arredata per 12, questa casa ha già accolto 17 ragazze, con 3 neonati al seguito, mentre altre 5 ragazze con 5 neonati sono state sistemate in affitto o in famiglie private, con il supporto dei Salesiani e di un altro Educatore.
Prima di tutto sono stati quindi acquistati i nuovi letti necessari.
Settembre 2020 – Haiti – in sinergia con la Fondazione Francesca Rava – NPH Italia, Muxima ha scelto di inviare un piccolo sostegno anche all’Ospedale Pediatrico Saint Damien per l’acquisto di 5 monitor cardiaci, in occasione dell’ampliamento del reparto di pediatria intensiva. L’Ospedale, costruito nel 2006 su progetto di un ingegnere italiano con fondi raccolti da Fondazione Francesca Rava, nel 2010 è stato il centro dei soccorsi internazionali, dopo il terremoto che ha causato oltre 350.000 vittime. È l’unico ospedale pediatrico gratuito del Paese e, gestito da uno staff di 400 medici e infermieri haitiani, cura ogni anno oltre 80.000 bambini, su una popolazione di oltre 3,5 milioni di bambini in età pediatrica.
Maggio – Novembre 2020 – Considerato il perdurare dell’emergenza Covid-19, e le sue conseguenze anche sul sistema scolastico (e a medio-lungo termine), volendo continuare a perseguire il sostegno alle attività di formazione, anche in Italia, abbiamo scelto di contribuire a donare ad alcuni Istituti scolastici delle zone periferiche della città di Milano una serie di strumenti tecnici (PC, tablet e tastiere), essenziali agli studenti provenienti da famiglie disagiate per poter mantenere una continuità nei rapporti con i propri insegnanti e nella partecipazione alle attività didattiche.
Marzo 2020 – A fronte della situazione di disagio in cui si trovano le strutture sanitarie lombarde a causa dell’emergenza dovuta al rapido diffondersi del Covid-19, nel desiderio di essere di sostegno ed ausilio alle strutture di terapia intensiva ed a tutto il personale che vi opera quotidianamente ed incessantemente, del cui impegno siamo profondamente grati, Muxima ha scelto, con le tempistiche del caso, di effettuare alcune donazioni dirette, a diverse strutture ospedaliere localizzate a Milano e Provincia, selezionate tra quelle che per prime hanno manifestato sul web tale necessità.
(NB immagini tratte dalle campagne di raccolta fondi pubblicate on-line delle Strutture interessate)
Marzo-giugno 2020 in Angola e nella Casa di Federico ed Anna a Catete
In Angola, dopo i primi contagi di Covid-19, registrati il 20 marzo, sono stati subito chiusi scuole e centri di formazione e poi tutte le altre attività. I contagi, pur sempre in aumento, sembrano procedere molto lentamente (circa 30 persone a fine aprile, circa 60 intorno al 20 maggio, 142 il 15 giugno) ed essere limitati alla Capitale, che rimane isolata dal resto del Paese (per approfondire la diffusione mondiale del contagio: https://www.corriere.it/speciale/esteri/2020/mappa-coronavirus/ ).
Con i ragazzi tutti in salute e nella Casa di Federico ed Anna, in una zona abbastanza isolata, a 60 km dalla Capitale, e gli ultimi lavori sospesi, oltre a concordare con i Salesiani l’acquisto di saponi e prodotti igienizzanti, abbiamo provveduto a dotarli di un paio di computer, da usare a turno (solo Bino e Coração Lindo e, tra i nuovi arrivati, Maximiliano e Daniel studiano anche informatica, ma loro, che sono tra i più diligenti, potrebbero approfittare di questo periodo per insegnare qualcosa anche agli altri).
Abbiamo poi suggerito che Francisco (l’Assistente sociale) comprasse nuove sementi e i ragazzi si dedicassero all’orto, in questo periodo, dato, tra l’altro, che la pesante crisi economica iniziata nel Paese già nell’ottobre scorso ha fatto impennare i prezzi dei generi alimentari (e la recente limitazione delle importazioni dovuta alla pandemia non ha migliorato la situazione). Infine, abbiamo chiesto a Consolação Samuel, l’ingegnere che finora ha seguito i lavori, di prevedere, appena possibile, anche la realizzazione di un pollaio, nell’ampia area esterna.
Dal 5 febbraio 2020, con l’inizio del nuovo anno scolastico in Angola, la Casa di Federico e Anna è finalmente al completo ed ospita 12 Ragazzi: Balazar, Yuri, Bino, Mauro, Diogo, Coração Lindo, Anastácio, Bernardo, Daniel, Maximiliano e Jorge. Ad assisterli, dal primo luglio 2020, c’è il Coordinatore ed Assistente Sociale, Marcos, che ha 38 anni ed ha sostituito Francisco, più giovane di una decina d’anni.
Marcos, il nuovo educatore, ha già grande esperienza.
Ha 38 anni e lavora con i Salesiani dal 2006, mentre da 9 anni segue ragazzi come i nostri, in Casa di Autonomia, prima a Luanda (Casa São Vicente) e da luglio 2020 a Catete, nella Casa di Federico e Anna, dove già si è fermato a dormire qualche volta.
Ha avuto modo in passato di conoscere i Ragazzi inseriti nella Casa e le loro storie e si è dedicato da subito a riprenderne le fila.
Finalmente, dal mese di ottobre (quando, con la riapertura delle scuole, verrà definitivamente sostituito nel precedente incarico) si potrà fermare con i nostri Ragazzi più spesso.
Adilson Balazar ha 18 anni, scarse capacità di apprendimento (in alcuni casi può essere dovuta alla malnutrizione originaria), ma un carattere mite e talento nelle arti plastiche e nel basket.
Non si fa illusioni e pensa ad un lavoro manuale, che possa permettergli di mantenersi in modo autonomo.
Ha iniziato ora la 4° Classe, ma i Salesiani l’hanno iscritto anche ad un corso di taglio e cucito, mentre cerca di terminare le scuole dell’obbligo.
Yuri ha 19 anni, è con i Salesiani da quando ne aveva 6, ma ha iniziato ora la 5° Classe, dati i limiti nell’apprendimento scolastico.
Anche lui dimostra talento nelle arti plastiche e molto senso pratico: nel futuro, si immagina autista di camion.
I Salesiani l’hanno iscritto comunque anche ad un corso di taglio e cucito.
Bernúario, detto Bino, ha 20 anni e soffre di anemia falciforme, il che lo fa sembrare più giovane.
Necessita di controlli periodici, ma ha un carattere determinato e carismatico. Bravo negli studi e portato per l’insegnamento, frequenta l’8° classe e l’anno passato faceva anche un corso d’informatica. Appassionato di cucina, ha ottenuto per il 2020 una borsa di studio per un corso privato per cuochi, effettuato da un’importante azienda locale di servizi.
Mauro ha 21 anni, ottime capacità di apprendimento e grande maturità. E’ lui a farsi carico più di ogni altro dell’organizzazione quotidiana per tutti dei turni di pulizia e cura della casa. Ha iniziato la 10° classe nel turno serale e sogna di diventare ingegnere informatico, ma conserva il senso pratico.
Avendo concluso anche un corso come meccanico, nel 2020 aveva iniziato un periodo di prova in un’officina di Catete. A seguito della chiusura dell’attività per il Covid-19, ha trovato lavoro presso una delle varie strutture d’emergenza realizzate con il sostegno del Governo a Luanda.
Diogo ha 22 anni e buone capacità di apprendimento. E’ con i salesiani da quando aveva 12 anni ed ha iniziato la 7° classe nel turno serale.
Nel futuro, vorrebbe aver un buon impiego e farsi una famiglia, ed, in particolare, gli piacerebbe insegnare.
I Salesiani l’hanno iscritto comunque anche ad un corso di taglio e cucito, eventualmente anche per dargli modo di trovare i mezzi per proseguire gli studi.
Manuel Pedro, detto “Coração Lindo” (Cuore Buono), ha 23 anni e ama la natura e gli animali. Orfano, fuggito in strada a causa delle gravi percosse della zia, é con i salesiani da quando aveva 12 anni. Dotato di ottime capacità di apprendimento, ha iniziato l’11° Classe in Scienze e Biologia e vorrebbe studiare agronomia ed allevamento, pur sapendo che dovrà mantenersi agli studi.
Avendo concluso anche un corso come meccanico, nel 2020 aveva iniziato un periodo di prova in un’officina di Catete. A seguito della chiusura dell’attività per il Covid-19, ha iniziato a lavorare presso una fabbrica di prodotti igienizzanti.
Daniel ha 19 anni; ha lasciato la famiglia d’origine quando ne aveva 5; dopo 3-4 anni in strada, a 13 anni, è tornato con i Salesiani che già l’avevano accolto una prima volta tra i 5 e i 9 anni; ha studiato presso il CFP di Cabiri (agricoltura e allevamento, lavorazione del ferro, carpenteria, elettricità e informatica), e nel 2020, entrato nella Casa di Federico e Anna per limiti d’età, ha iniziato l’8° Classe.
È un lavoratore tenace e un po’ testardo. È portato per lo sport e nel futuro, si immagina agricoltore o commerciante (magari con una propria attività).
Bernardo ha 17 anni; ha lasciato la famiglia d’origine, dove padre e matrigna litigavano violentemente, quando ne aveva 9 (portato in orfanotrofio dalla polizia); a 13 anni è stato inserito nel CFP di Kala-Kala (dove ha studiato lavorazione del ferro, falegnameria, carpenteria, agricoltura e costruzioni civili) e nel 2020, terminata la formazione professionale ed entrato nella Casa di Federico e Anna, ha iniziato la 7° Classe.
È intelligente e sognatore, ma un po’ pigro e testardo. È portato per lo sport, ma nel futuro si immagina falegname.
Anastácio ha 17 anni; ha lasciato la famiglia d’origine, dove padre e madre litigavano violentemente, quando ne aveva 11 e 2 anni dopo è stato accolto dai Salesiani; a 16 anni è stato inserito nel CFP di Kala-Kala (dove ha iniziato a studiare agricoltura, ma da cui è stato espulso per uso di droghe leggere) e nel 2020, recuperato dai Salesiani ed inserito nella Casa di Federico e Anna, ha iniziato la 7° Classe. Quando vuole sa impegnarsi ed è un motivatore, ma è piuttosto testardo.
È portato per la sartoria, ma sogna di entrare nell’esercito. In futuro, vorrebbe poter rientrare nella famiglia d’origine.
Jorge ha 18 anni; ha lasciato la famiglia d’origine, dove madre e patrigno litigavano violentemente, quando ne aveva 13 (la madre stessa ha chiesto aiuto ai Salesiani); a 15 anni è stato inserito nel CFP di Kala-Kala (dove ha studiato impianti elettrici, agricoltura e falegnameria) e nel 2020, terminata la formazione professionale ed essendo venuta meno anche la madre, è entrato nella Casa di Federico e Anna ed ha iniziato la 7° Classe.
È lavoratore, puntuale, sincero ed ama studiare. È portato per lo sport ed il canto, ma sogna di fare l’avvocato: nel futuro, vorrebbe guadagnare abbastanza da aiutare fratelli e sorelle.
Maximiliano ha 17 anni; orfano di madre, è fuggito dalla famiglia d’origine quando ne aveva 8, accusato dal padre e dalla zia di stregoneria, per la morte della sorellina di 4 anni (che poi è risultata essere rimasta fulminata); portato dalla polizia in orfanotrofio, a 14 anni è stato inserito nel CFP di Kala-Kala (dove ha studiato falegnameria, carpenteria, agricoltura e costruzioni civili).
Capace e volenteroso, terminata la formazione professionale, è stato iscritto alla 8° Classe nel CFP di Cabiri, che però dal 2020 non accetta nuovi ospiti per la notte, quindi è stato inserito nella Casa di Federico e Anna. Ama studiare ed è portato per l’insegnamento, per lo sport e il disegno; sogna di fare il medico: nel futuro, comunque vorrebbe una sua famiglia e si accontenterebbe di essere un bravo artigiano.
Francisco, il primo educatore, veniva anche lui dalla strada.
A quasi 30 anni era particolarmente legato ai Salesiani ed a Muxima. La sua strada, infatti, si era incrociata con quella di Anna quando, in uscita dall’orfanotrofio a dal Centro di Formazione Professionale di Kala-Kala, desiderava proseguire gli studi come assistente sociale e dedicarsi a sua volta ai ragazzi di strada.
E’ stato uno dei primi “Ragazzi di Muxima”: sostenuto negli studi, assieme ad altri ragazzi provenienti dai C.F.P. di Kala-Kala e Cabiri, ed aiutato a diventare educatore.
Giugno 2019 – Durante l’ultimo soggiorno in Angola abbiamo visto che la Casa di Federico e Anna è terminata, anche se necessita di alcune rifiniture e di una sistemazione per i guardiani.
In parte dell’ampia area esterna alla casa sono già state collocate le essenze arboree ed arbustive previste ed i ragazzi stanno piantando l’orto, che impareranno a curare.
Naturalmente l’area adibita a giardino necessita di manutenzione costante e pertanto abbiamo incaricato anche i guardiani di occuparsene.
Dati i costi della realizzazione su terreno argilloso, abbiamo dovuto rinunciare al campetto di pallone, ma abbiamo potuto far realizzare a basso costo due biliardini da tenere sotto il portico, per animare il fine settimana.
Sono arrivati i letti, i tavoli e le sedie costruiti dai ragazzi del Centro di Formazione Professionale di Dondo.
Abbiamo incontrato i primi 6 ragazzi di cui ci parlavano da tempo i Salesiani: l’Assistente Sociale che coordinerà la casa, un ex ragazzo di strada e “ragazzo di Muxima” (formatosi grazie ad Anna, la fondatrice, e da noi già conosciuto nel 2018), ha organizzato un pranzo tutti insieme presso la cucina esterna della casa. E’ stata una importante e bella esperienza, che ci ha permesso di incominciare a conoscere alcuni dei ragazzi ed ascoltare le loro idee e i loro progetti per il futuro.
Considerato infine che, a metà 2019, la Casa di Federico ed Anna non è ancora al completo, abbiamo accettato di valutare con i Salesiani come ricollocare eventuali risparmi di budget, prendendo in considerazione di dare un sostegno, tra i vari progetti esaminati, alla Casa Magone, dove l’educatrice Adriana, anche lei conosciuta personalmente, accoglie con impegno e dedizione un gran numero di bambini sotto i 10 anni.
Una bimba e un aiuto in più
I Salesiani ci hanno chiesto se possiamo aiutarli a sostenere per un periodo anche la Casa Anuarite, la prima casa per ragazze di strada da loro gestita a Luanda, grazie alla collaborazione di 1 Coordinatrice, Gira, che abbiamo conosciuto personalmente, di 4 Educatrici e della Psicologa, che si sposta tra le varie Case di accoglienza.
Dal 2019, la Casa Anuarite ospita 12 ragazze, di cui 3 sottratte alla strada già incinte in stadio avanzato.
Il 12 febbraio 2020 è nata lì ancora una bimba e la Casa da maggio 2020 rimarrebbe sprovvista di fondi. Ad oggi, non abbiamo potuto fare di più che proporci di assicurarne la gestione per un anno.
2017 – 2019 – Angola
Dopo la dolorosa scomparsa di Anna (la fondatrice) e la conseguente sospensione dei lavori di costruzione della “Casa di autonomia” di Catete, avviati sulla base del suo progetto ed in parte attraverso la “formazione edile” da Lei condotta in loco, Muxima ha preso contatto con i Salesiani ed è riuscita ad individuare un ingegnere angolano, l’ing. Samuel, disponibile a seguire direttamente il cantiere.
La collaborazione con i Salesiani, ripresa tramite l’invio annuale di personale volontario dal marzo 2017, ci ha permesso di conoscere meglio, oltre ai Centri di Formazione Professionale, da cui provengono i ragazzi candidati ad essere ospitati nella “Casa di autonomia”, anche le altre Case d’accoglienza, destinate a bambini/ragazzi di diverse fasce d’età (Casa Magone, per bambini fino a 10 anni, Casa Mama Margarida, che accoglie ragazzi dagli 11 ai 13 anni e, da ultimo, la Casa Anuarite, la prima che accoglie ragazze a Luanda).
In queste Case vengono accolti, sfamati e istruiti bambini e ragazzi provenienti dalla strada, orfani o allontanati per diversi motivi dalle famiglie d’origine.
Nella speranza di poter fornire qualche aiuto in più, abbiamo verificato con i Salesiani la strutturazione dei progetti, i meccanismi adottati per il ritrovamento delle famiglie originarie e l’eventuale reinserimento in famiglia dei minori e conosciuto Adriana, Engraça e Gira, le assistenti sociali che gestiscono le varie Case.
Alfabetizzazione in Nepal
In Nepal, da alcuni anni, Muxima fornisce sostegno, tramite la Open Foundation Nepal, ad una scuola che raccoglie i ragazzi dei villaggi circostanti, sprovvisti di fondi per l’insegnamento.
Dal desiderio di iniziare a operare anche in Italia ai fatti:
In collaborazione con la Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia, Muxima partecipa e sostiene il progetto per la costruzione, avviata il 9 dicembre 2019, di una palestra e centro civico per i bambini e la comunità di Pieve Torina (MC), un borgo marchigiano duramente colpito dal terremoto in Centro Italia del 2016.
(NB: rendering del Progetto gentilmente fornito dalla Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia)
Nell’hinterland Milanese, dove è forte la presenza di famiglie di immigrati, in collaborazione con la Onlus “LE PAROLE FANNO COSE” PSIBA, sostiene presso l’istituto Martiri della Libertà Don Milani a Sesto S. Giovanni, un progetto di integrazione scolastica di alunni stranieri, per il ciclo delle scuole secondarie di primo grado, che prevede il coinvolgimento del contesto familiare e scolastico per contrastare l’abbandono degli studi.